Cos’ è questo blog

 

Perché un blog chiamato my two cents? A parte l’irresistibile richiamo che suscita Kent Brockman ed il suo programma di Simpsoniana memoria, perché my two cents rispecchia perfettamente lo spirito di ciò che voglio fare qui: cadere nell’irresistibile tentazione di dire la mia .. cosa della quale probabilmente il mondo non sta sentendo la stringente necessità. E questo apre alle due discendenti questioni legate al “la mia su cosa?” e “la mia per chi?”. La mia su .. un po’ tutto, talvolta con più competenza “tecnica”, altre volte un po’ più allo sbaraglio.

Devo però confidare che, per come sto vivendo adesso l’esperienza di un blog, credo si parlerà più che altro di politica … si lo so …come se non bastassero le bacheche e le piazze virtuali… ce n’è proprio il bisogno?

No, decisamente. E qui veniamo al secondo punto: essenzialmente scrivo per me, senza pretesa di interessare chissà chi, giusto per il gusto di confrontare ciò che penso, le analisi, i ragionamenti, con chi avrà la voglia di leggere.

Altro argomento che mi sta particolarmente a cuore è la musica …ovviamente Rock, ma per questo ho deciso di creare una pagina separata a cui vi rimando (https://mytwoocentsblog.wordpress.com/informazioni/)

My two cents indica anche che quella che intendo dare è la mia opinione, limitata magari, ma basata su conoscenza e ragionamenti, supportata dall’esperienza, sperando che possa essere anche vagamente innovativa ed interessante, utilizzando questo strumento come una sorta di diario aperto, utile per ricordare prima a me stesso, e poi a chi vorrà, l’evoluzione del mio pensiero..giusto perché quando si dicono cavolate, vale la pena lasciarne traccia…

Ultima doverosa premessa: informaticamente sono una pippa. La piattaforma di blog l’ho scelta dopo “attenta” lettura di un paio di siti web su come aprirne uno (tempo totale di apprendimento 15 minuti), quindi sulla parte prettamente tecnica o grafica è un completo on the job training; ammetto anche che l’idea non è quella di far diventare questa cosa un secondo lavoro, quindi non credo di dedicare uno spazio enorme del mio tempo alla cosa…

Se non sono riuscito a scoraggiare chiunque intenda provare a leggere queste pagine, ci vedremo presto con i primi articoli veri proprie.

A.E.